Il bullismo.

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Nella puntata di oggi tratteremo, con la Dottoressa Mio lì Chiung, un tema attualissimo e molto richiesto da tutti voi: il bullismo.

Sono diverse le considerazioni della dottoressa: la prima è che al giorno d’oggi si sente parlare maggiormente di bullismo, non perché in passato non ce ne fosse, ma perché è un argomento più condiviso soprattutto grazie ai media.
È importante che i ragazzi sentano di non essere soli e che possano esprimersi liberamente.

Da diversi studi psicologici il bullo, a differenza di quanto si pensi, è generalmente una persona insicura che si rivale sui timidi e su coloro che sono meno supportati dal vicino contesto, tanto da sentirsi soli e isolati.
Il bullo conta anche sull’aiuto di altri e sulla loro omertà.

Consigli efficaci da adottare da parte dei ragazzi vittime di bullismo sono:
innanzitutto non accettare le provocazioni.
L’indifferenza è infatti l’arma migliore, perché lo scopo del bullo è quello di provare soddisfazione nel far soffrire qualcuno.

È anche importante che la vittima si circondi di alleati che lo possano difendere.
È basilare che i genitori capiscano il contesto e allertino le figure di riferimento (insegnanti a scuola, allenatori ecc.).
Qualora il ragazzo fosse vittima del bullo in luoghi dove non siano presenti anche figure adulte a cui rivolgersi, è compito del genitore della vittima intervenire parlando direttamente ai genitori del bullo, anche se spesso dietro a un ragazzo che ha un comportamento violento può esserci una famiglia poco attenta.

Il passo successivo è quello della denuncia, di cui parleremo in modo dettagliato in un’apposita puntata.
È necessario avere un rapporto di stima con i propri figli, affinché si sentano liberi di confidarsi con i genitori. Perché questo avvenga non si può essere autoritari, facendo sentire il proprio figlio sotto controllo: se percepisce di essere braccato si perde la sua fiducia e si ottiene l’effetto contrario di ciò che si desidera.
Dare fiducia ai propri figli non significa permettere loro di fare qualsiasi cosa, ma essere loro da guida autorizzandoli a sperimentare, mettendo in conto che potranno anche sbagliare.
Essenziale è la comunicazione assertiva: si parla coi ragazzi della loro quotidianità, affiancandosi alle loro passioni, alle nuove modalità e agli stili che utilizzano.

La Dottoressa Mio lì Chiung evidenzia quanto un genitore attento non possa non accorgersi dei segnali indicatori di un malessere in atto: il repentino cambiamento d’umore, l’isolamento verso ogni tipo di attività che prima coinvolgeva il ragazzo, il nascondere con timore il proprio cellulare, il cambiare totalmente le proprie abitudini alimentari, gli episodi di autolesionismo.

Dedicheremo anche le prossime puntate a questi argomenti, parlando di internet, cyberbullismo, di come navigare in modo sicuro e di come difendersi in modo concreto da eventuali attacchi o pericoli.

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Roberta Ferrari

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Chi sono

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Conduttrice, giornalista, autrice, doctorate in psicologia. Amo mia figlia Iris, i miei affetti, gli animali, il mio lavoro.

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