Insieme all'esperto:
Dottoressa Mio lì Chiung
Psicologa e PsicoterapeutaPer contatti: info@studiosalem.it
La puntata di questa settimana è dedicata al cyberbullismo dove, a differenza del bullismo, i ripetuti attacchi offensivi, gli insulti e la forma di violenza, non avvengono tramite contatto fisico con la vittima, ma attraverso la rete e i dispositivi di comunicazione. Questo non significa affatto che possa essere psicologicamente meno aggressivo e devastante rispetto a una violenza fisica.
La Dottoressa Mio Lì Chiung ci descrive le strategie immediate affinché i ragazzi possano arginare questo terribile fenomeno:
- non permettere a chiunque di connettersi, ma fare una selezione di conoscenze.
- fermare immediatamente le situazioni di violenza verbale con un avvertimento chiaro e repentino e, al successivo atteggiamento aggressivo, bloccare il cyberbullo.
I ragazzi devono essere consapevoli che nella vita possono dire no e mettere muro quando ci sono tentativi di provocazione e denigrazione.
Devono anche sapere di poter contare sull’intervento di persone qualificate con denunce mirate.
E’ importante che condividano sempre ciò che accade loro con persone fidate.
I genitori devono ottenere la fiducia dei propri ragazzi, affinché si confidino con loro e per questo:
- non sminuire mai gli episodi che avvengono.
- se il figlio si è aperto con loro è basilare accogliere il suo disagio, perché significa che sta soffrendo, anche se può aver sbagliato nel pubblicare qualcosa che lo abbia reso un facile bersaglio; compito dei genitori è far capire l’errore e passare oltre nel fargli avvertire che non è solo. Gli sbagli possono accadere, ciò che conta è trovare una soluzione e far sentire il proprio figlio tutelato e certo di poter contare sul loro appoggio.
- è fondamentale trasmettere ai ragazzi quella giusta autostima che permetta loro di superare il giudizio degli altri, consapevoli che la critica non possa scalfire il proprio valore.
Qualora i genitori non avessero gli strumenti giusti per aiutare l’adolescente in difficoltà emotiva, sarebbe consigliabile rivolgersi a uno specialista, psicologo e psicoterapeuta che possa aiutare il ragazzo.
Nei casi più gravi si consiglia di procedere con delle denunce e di rivolgersi alla polizia postale.
Di questo parleremo nel dettaglio nel corso della prossima puntata con l’Avvocato Annamaria Bernardini De Pace.
Buona visione a tutti voi con Figli Felici – Genitori e Adolescenza.
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