Per alcuni adolescenti i giudizi degli adulti, le prese in giro dei coetanei, le critiche degli insegnanti, hanno un peso faticoso da sostenere e in questi casi la timidezza diventa uno scudo protettivo transitorio.
I genitori che notano una forte timidezza nei loro figli dovrebbero chiedersi se la scelta scolastica (e/o sportiva) è quella giusta, se l’ambiente è positivo, perché in un ambiente che li interessa si sentiranno più facilmente a loro agio, anche nelle relazioni.
Viceversa, l’eccessiva estroversione (il buttarsi in tutte le situazioni, anche quelle pericolose), l’altro lato della medaglia, non va sottovalutato ma compreso e affrontato con i propri figli, sempre attraverso il dialogo e la chiarezza dei confini.
Quando la timidezza diventa isolamento totale e si protrae nel tempo, allora è utile intervenire chiedendo il supporto di uno psicoterapeuta, che può aiutare a comprendere la situazione specifica, affrontandola in modo costruttivo, proteggendo e sostenendo gli aspetti positivi di una personalità in evoluzione.
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